Articoli

Hanno detto che era qui in vacanza, ma la presenza di Russell Coutts a Auckland ha un peso ben diverso. In questi giorni infatti ci saranno dei meeting nel board di WSTA, l’associazione di armatori che organizza gli eventi del Louis Vuitton Trophy assieme agli uomini della maison francese. Il presidente dell’associazione è Paul Cayard, tra i soci fondatori ci sono Bmw Oracle, Artemis, Team New Zealand e Synergy. Vale a dire i principali attori della edizione 34 della Coppa America. Il Defender, il Challenger of Record, alcuni dei partecipanti più forti. Quello che si può capire della situazione attuale è che si sta lavorando per mantenere la WSTA come “comitato scientifico” per decidere le regole e il protocollo della prossima edizione della Coppa. In questo modo si potrebbe lavorare subito in maniera ocncreta ed evitare che al tavolo si siedano i sindacati che non hanno tradizione e in un certo senso fanno confusione. Altra cosa che sembra molto vicina al vero è il ritorno quasi certo della Louis Vuitton Cup, che adesso troneggia nella sede del Royal New Zealand Yacht Squadron. Sul tavolo ci sono molti problemi da affrontare, dal formato delle regate, alla barca da usare (con una possibilità per i catamarani), agli eventi di avvicinamento alla prossima Coppa di cui è da decidere anche la data.

Il quotidiano Herald New Zealand ha pubblicato un articolo in cui Russell mette in dubbio la partecipazione attiva alla prossima edizione. “Per il momento faccio di tutto per costruire le regole per la prossima edizione, ma prima di decidere di proseguire voglio fare un paio di mesi di vacanza”.

Le prime indiscrezioni e dichiarazioni riguardo la edizione 34 della Coppa America rispettano, finora, le promesse di semplicità e trasparenza della vigilia. Larry Ellison con la collaborazione di Vincenzo Onorato vuole ristabilire un equilibrio tra defender e sfidanti che è servito a fare grande la Coppa America moderna. I punti chiave del Mutual Consent firmato dal Golden Gate Yacht Club e dal Club Nautico Roma (che diventa Challenger of Record, primo degli sfidanti) sono al momento semplici. Intanto le regate e l’organizzazione dell’evento saranno gestite in maniera indipendente da un organismo autonomo e condiviso tra una commissione di challenger, che sarà presto istitutita. A questo proposito sembra di capire che saranno stabiliti dei filtri di accesso, in maniera che siano ammessi sindacati credibili e “solventi” e non una pletora di gente che tenta di rifarsi l’immagine con la Coppa senza avere nessuna intenzione di partecipare, o denari per farlo. I challenger faranno le loro regate di selezione senza avere tra i piedi il defender, come è sempre stato: il vantaggio di poter vedere le barche in anticipo sulla regata può essere consistente e Ellison in qualche modo rispetta la tradizione. Di più: sembra che nel’eventualità si presentino dei sindacati per sostenere la difesa Ellison accetterà di fare delle selezioni. Un tempo la Coppa era più interessante per le selezioni defender che per quelle challenger, è il caso per esempio del 77, edizione vinta da Ted Turner con Courageous.
E’ molto probabile il ritorno di Louis Vuitton come sponsor principale delle regate di selezione e forse dell’evento. La presenza di Louis Vuitton era inserita in uno dei documenti che Alinghi non ha coluto sottoscrivere. Il Golden Gate chiedeva che una rappresentanza degli sfidanti potesse entrare nel consiglio direttivo di Ac Management con un ruolo attivo (per tutelare la divisione di eventuali profitti) o in alternativa delle regate di selezione autonome organizzate da Louis Vuitton, in pratica il ritorno della LV Cup come praticata dall’83 al 2003. Cosa al momento del tutto probabile.
Vincenzo Onorato ha già dichiarato che tenterà di portare più eventi preparatori possibile in Italia. E’ probabile che le vecchie barche saranno usate per gli “Act” (al momento l’unica eredità di Alinghi) con un meccanismo che costringe i sindacati a partecipare ma non fa troppa classifica. Le nuove barche dovrebbero essere dei monoscafi veloci con una decina di uomini di equipaggio, Coutts spinge per una barca più veloce degli Iacc soprattutto in poppa. Regole e programma saranno comunque condivisi con gli sfidanti più credibili.
La buona intenzione è di arrivare a un programma e a regole condivise, dopo che Bertarelli per troppo tempo ha affermato “la Coppa sono io”.

Il cielo di Valencia è carico di nuvole, le previsioni raccontano che i prossimi giorni la Spagna sarà coperta dalla neve e da tempo rigido. Insomma, tutti incrociano le dita perchè oggi sia l’ultimo giorno della 33 Coppa America. La Coppa dopo 15 anni torna in America, anche se il campo di regata della prossima edizione potrebbe restare in Europa. I bauli delle Bmw che sono in dotazione al team americano straboccano di Veuve Clicquot di ogni misura. Vincenzo Onorato e l’avvocato Alessandra Pandarese sono invitati sul Rising Sun per siglare, in caso di vittoria, il nuovo Protocollo che govenrerà la edizione 34 dalla Coppa. Prima di Mascalzone sono stati Challenger of Record Azzurra e Luna Rossa. Le previsioni e le indiscrezioni della vigilia dicono che sarà un documento molto vicino a quello delle edizioni 30 e 31, per il momento non è stabilita le la barca ne la sede delle regate che comunque potrebbe essere Valencia, già attrezzata. Ci sono delle linee di principio per una gestione molto aperta sostanzialmente con un Comitato degli Sfidanti che dialogherà con il Defender. E’ probabile che venga ripetuta l’esperienza degli Act, con almeno due tappe in Italia. Ma quando? Se si lavora a una nuova classe tra quattro anni.